Motus VAGUE

Nel 2019 nasce Motus VAGUE, un progetto di supporto per spettacoli e lavori indipendenti.

Il progetto si propone di sostenere e valorizzare il lavoro di artist* con una poetica e un immaginario vicini alla sensibilità della compagnia, e progetti autonomi di attori che collaborano, o hanno collaborato, con Motus, attraverso il supporto organizzativo e promozionale.

Motus Vague è una “casa senza muri” – come hanno scritto Silvia Calderoni e Ilenia Caleo – fra le prime artiste che abbiamo “accolto” in questa nuova, rizomatica, proliferazione di Motus… In passato per alcune collaborazioni estemporanee avevamo usato la formula Motus Factory, poi dal termine troppo abusato siamo arrivati all’idea di ONDA/VAGUE, perché è con moto incessante, irrefrenabile e ondivago che ci dedichiamo al sostegno di artistə e compagnie emergenti, che hanno collaborato con Motus (e/o tutt’ora ne fanno parte), o con cui è nato un dialogo privilegiato, una affinità di intenti e proiezioni fantastiche.
Motus Vague opera già, informalmente, da qualche anno, fondamentalmente come supporto amministrativo-comunicativo per artistx che non hanno una struttura adatta a fronteggiare le kafkiane richieste burocratiche che il sistema dello spettacolo dal vivo richiede…

Ma con questa comunicazione vorremmo andare oltre: innanzitutto segnalarne l’esistenza come parte/componente fondamentale del nostro trentennale fare artistico – che vorremmo sempre meno retroflesso, ma aperto all’ascolto delle nuove costellazioni artistiche che – con grande fatica –  stanno nascendo. Poi, avvalendoci anche della collaborazione di altrx curatorx, estendere il dialogo dalla tutela della complessa organizzazione di produzioni e tour, a un confronto organico sulle forme sceniche e la drammaturgia, mettendo in atto percorsi di affiancamento e tutoraggio. Sia ben chiaro: il nostro sguardo è solo un altro punto di vista, da usare come possibile macchina propulsiva per indagare e approfondire le scelte drammaturgiche, senza minimamente voler influenzare il segno dell’opera.

Motus Vague come onda, sempre uguale e sempre diversa, si trasforma fra tempeste e periodi di calma piatta, per mantenere vivo il dialogo con il fondo marino e le sue nuove creature nascoste.

Gli artisti e i progetti che fanno parte di Motus VAGUE

 

The present is not enough 
progetto performativo di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo. Un’estetica del collasso, l’outdoor privo di regole. I battuage. Scriviamo di un’utopia dei corpi di cui non abbiamo esperienza – a cui (noi) non abbiamo accesso. Di un desiderio struggente di essere moltx, di un baluginìo di futuri possibili.

La Vaga Grazia
primo solo alla regia di Eva Geatti, il progetto prende le mosse dal romanzo Il Monte Analogo di René Daumal per portare in scena 5 giovani performer insieme alle musiche live di Dario Moroldo.

Manfred
secondo lavoro del duo Madalena Reversa, Manfred è un’immagine che ci schianta nel Romanticismo di una pseudo-nuova età avvolta da un alone pesantemente darkeggiante, fatta di buio, angoscianti frequenze e clangori metallici ma dove in lontananza risuonano melanconiche melodie e voci di un mondo lontano fatto ancora di Bellezza.

Romantic Disaster
uno sguardo romantico sulla distruzione della Natura e sulla Natura distruttrice, un Inno alla Bellezza che non deve morire e alle giovani anime che la custodiscono. Lavoro di Madalena Reversa, progetto artistico creato da Maria Alterno e Richard Pareschi, che debutta a Short Theatre nel settembre 2021. 

Emilio
progetto indipendente e lavoro di esordio della regista Alexia Sarantopoulou. Con Emilio, viene indagata una nuova modalità espressiva ibrida tra concerto live e arti visive.